L’ortodonzia

L’ortodonzia, anche chiamata ortognatodonzia, è quella particolare branca dell’odontoiatria che studia le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari; Essa ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile.

La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapia che molto spesso sono consequenziali.

Terapia intercettiva: volta a rimuovere tutte quelle cause che possono determinare la creazione di una malocclusione, es. le abitudini viziate (succhiamento del dito, deglutizione atipica ecc.) gettando le basi per una crescita armonica del bambino.

Terapia meccanica: si attua mediante la costruzione di diversi tipi di apparecchi che potremmo dividere in:

Apparecchi ortopedici: hanno una azione prevalente sulla struttura ossea del paziente in crescita

Apparecchi funzionali: sfruttano i movimenti funzionali del bambino (deglutizione fonazione) per guidarne la crescita

Schermata 2015-01-09 alle 13.49.43Apparecchi fissi: hanno attività prevalente sui denti determinandone allineamento. Fanno parte di questa tipologia di apparecchi i nuovi apparecchi fissi autoleganti, che grazie alla loro bassa frizione determinano lo spostamento dei denti insieme al loro supporto osseo e parodontale e gli allineatori estetici.

Terminata la cura attiva, il mantenimento della posizione raggiunta con l’ortodonzia necessita,di contenzione. Comunemente è fissa per l’ arcata inferiore, mobile per l’arcata superiore. Il periodo di contenzione dei denti varia molto da caso a caso: l’ortodontista valuta in base alla gravità della malocclusione iniziale il tempo necessario per stabilizzare le arcate, ricordando sempre che i denti continueranno a muoversi per tutta la vita sotto l’influsso delle forze muscolari o delle parafunzioni.